La paura uccide il risultato. Il risultato uccide la paura

La paura uccide il risultato. Il risultato uccide la paura

Di cosa ho paura? Quali conseguenze porta la paura? Facciamo chiarezza su un punto.

Se quello che faccio mi porta ai risultati che mi sono prefisso va tutto perfettamente bene. Ma se il fare le stesse cose mi continua a portare lontano dai miei obiettivi e dai miei sogni, allora dobbiamo fermarci a pensare e a riflettere. Cosa mi spinge a fare la stessa cosa e di conseguenza ad ottenere gli stessi risultati? Le cose nuove di solito non le faccio per pigrizia o per paura, ma la prima spesso nasconde la seconda.

Spesso la paura nasconde solo una eccessiva pretesa da me stesso.

Mi sono prefisso dei risultati che in prima battuta possono sembrare impossibili da raggiungere e comunque sento che non sono nelle mie corde. Scatta la paura, scattano le scuse. Eppure è così semplice. Basta suddividere le nostre aspettative in step. È più facile se divido gli step e inizio dalle cose più semplici. Ad esempio se devo fare un percorso di 10 chilometri posso dividere il percorso in tappe: 1° tappa ad un chilometro, 2° tappa a tre chilometri, 3° tappa a sei chilometri, 4° tappa a otto chilometri e 5° tappa all'arrivo.

Ad ogni tappa controllo come ci sono arrivato in quanto tempo e perché, se ho trovato delle difficoltà e come affromntarle nella tappa successiva. E’ più facile se conosco come fare. Il risultato uccide la paura