Come superare le superstizioni
Superare le superstizioni è semplice. Partiamo dal presupposto che le superstizioni che ci depotenziano lavorano allo stesso modo di quelle che ci potenziano.
Sono entrambe delle non-verità, ovvero cose che creiamo e attivano una serie di bottoni positivi o negativi. Andando nel pratico, prendiamo a esempio qualche superstizione: “mi basta fare un paio di colloqui poi scelgo io”, oppure: “ho trovato 3-4 posti di lavoro che hanno detto che mi faranno sapere, invece sarò io a far sapere loro”. Da queste frasi cambia già il modello di azione, pensiero e motivazione delle cose che faccio. Il tutto solamente cambiando un pensiero.
Vi faccio ora due esempi presi dalla vita vera, il primo che riguarda me personalmente e il secondo che riguarda un mio caro amico.
Una frase che mi ha sempre accompagnato è: “da ogni cosa in cui metto le mani riesco a tirare fuori dei fatturati importanti”. Così dicendo riesco a raggiungere risultati importantissimi negli affari e non è una cosa recente, sono solito ripetermi quella frase anche quando ero giovane e alle prime armi nel lavoro. Tutto quello che dicevo o facevo era proiettato sulla mia capacità di fare affari. Il secondo esempio riguarda un mio amico, non di certo un adone ma che ama considerarsi “figo”. Lui che ha un’altezza sotto la media e privo di addominali, ma dotato di “lardominali”, che si accompagna sempre a donne bellissime. Se chiedete a lui come fa, dice che non fa nulla di particolare ma il tutto avviene: “perché sono figo”.
Attenzione dunque a quello che ci diciamo e vediamo di capire quello che viene fuori dai nostri pensieri, cercando di trovare il modo di trasformare quelli demotivanti in positivi. L’unica superstizione importante è quella che ci attiva pensieri positivi, che ci porta in azione, che ci da la massima motivazione.